In attesa che possa vedere la luce il futuro ospedale unico di Cambiano (nei giorni scorsi è partito il bando per la progettazione), che però non vedrà la luce prima del 2030, per l'Asl To5 arrivano risorse che sono una autentica boccata d'ossigeno per interventi che rimettano in sesto strutture e nosocomi spesso al collasso e che sentono il peso degli anni e l'usura del tempo.
3,7 milioni per il Santa Croce
L’accordo per lo sviluppo e la coesione firmato la scorsa settimana ad Asti dalla Premier Giorgia Meloni e il governatore del Piemonte Alberto Cirio porterà in dote la dote la ristrutturazione del pronto soccorso dell’ospedale Santa Croce di Moncalieri.
Un intervento atteso e sospirato in quella che è da sempre la grande incompiuta del nosocomio della città del Proclama. Al Santa Croce andranno 3,7 milioni dei 200 messi a disposizione della sanità regionale, su un portafoglio che vale in totale oltre 1,2 miliardi di euro (tra gli 865 milioni dei fondi europei e i 400 del Programma complementare).
Interventi al pronto soccorso e in ginecologia
L’Asl To5 porta a casa complessivamente poco meno di 8 milioni. 3,7 andranno come detto al Santa Croce per la ristrutturazione degli spazi del pronto soccorso e del reparto di ostetricia-ginecologia, oltre ad adeguamenti elettrici sulla parte storica e la sostituzione della gamma camera.
Stessa cifra in arrivo per l'Ospedale Maggiore di Chieri, soldi che serviranno per la ristrutturazione del laboratorio e per interventi su ambulatori, sala parto, la realizzazione della nuova sala operatoria, oltre a fornitura e installazione TAC. Infine 500 mila euro saranno suddivisi sui Poliambulatori di Carignano e Nichelino per rifare gli impianti di rilevazione incendi. Aspettare il futuro ospedale unico adesso sarà un pò meno lungo e complicato per strutture, medici e pazienti.