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Viabilità e trasporti | 16 gennaio 2024, 13:48

Velox corso Moncalieri, la riattivazione non convince tutti. Pratis (FI): "Sarebbe da rimuovere"

Bocciata la mozione della consigliera in Circoscrizione 8. Miano: "Anche da spento serve da deterrente. Porterebbe beneficio in un'arteria molto trafficata"

Velox corso Moncalieri, la riattivazione non convince tutti. Pratis (FI): "Sarebbe da rimuovere"

E' stata bocciata la mozione presentata dalla consigliera della Circoscrizione 8 Veronica Pratis (FI) che mirava a impedire la riattivazione dell'autovelox di corso Moncalieri, spento dal 2011. 

Il Comune di Torino infatti vuole riaccenderlo, ma ad oggi la Prefettura non ha ancora dato il via libera. Stessa sorte per il nuovo autovelox fisso di corso Venezia, su cui manca sempre l’ok di piazza Castello.

Palazzo Civico vuole aumentare la sicurezza sulle strade del capoluogo. E per farlo vuole “immortalare” e multare chi preme troppo sull’acceleratore della propria macchina o camion. Una questione sollevata soprattutto dopo la morte di Emilia Maidaska, la 16enne travolta lo scorso ottobre in corso Casale mentre attraversa sulle strisce. 

Nella mozione, Pratis evidenziava come su "quel tratto di Corso Moncalieri non si sono mai verificate problematiche di sicurezza tali da giustificare l’installazione di un autovelox. La viabilità lungo corso Moncalieri è spesso molto rallentata e la riattivazione dell’autovelox andrebbe a peggiorare ulteriormente il traffico". 

"Sono anni che la questione rappresenta un tema mai risolto e perciò sarebbe il caso di mettere fine al problema rimuovendolo - si legge ancora nella mozione -. Da sempre il parere della maggioranza dei cittadini è stato negativo e polemico nei confronti di questa dispendiosa e poco utile installazione, simbolo di spreco di risorse economiche". 

"Riteniamo che l'annunciata riattivazione dell'impianto da parte della città, possa portare beneficio alla sicurezza stradale in un'arteria molto trafficata e ricca di attrattività come discoteche, circoli di canottaggio e parchi pubblici" spiega il presidente Massimiliano Miano. "Oggi l'impianto esistente ma spento funge da deterrente. Molti automobilisti, nel dubbio, rallentano sotto i 70 km/h e questo è un bene. Ovviamente auspichiamo che l'eventuale rimessa in esercizio dell'autovelox continui la sua funzione di salvaguardia e non come mero strumento economico a favore delle casse cittadine". 

Forza Italia tuttavia non si arrende e promette di ripresentare la mozione. "Il nostro punto non voleva essere toglierlo perché non diamo valore alla sicurezza, anzi - spiega la consigliera Pratis - ma vogliamo porre l’accento sul fatto che questo è un tipico esempio di cosa pensata male, gestita male, realizzata ancora peggio negli anni dalle giunta di sinistra a Torino. Nessuno sa dire con dati reali a cosa serva quell’autovelox. Si sono spese centinaia di migliaia di euro dei torinesi per farlo, e di fronte alle nostre mozioni il PD avanza solo scuse invece di dare risposte". 

Chiara Gallo

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