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Attualità | 13 novembre 2024, 18:36

Le famiglie di Borgata Lesna dicono "no" alla chiusura della scuola materna Aquilone: raccolte quasi 600 firme

L'ipotesi dello stop legata al numero degli iscritti in calo negli ultimi anni

Le famiglie di Borgata Lesna dicono no alla chiusura della materna Aquilone

Le famiglie di Borgata Lesna dicono no alla chiusura della materna Aquilone

Le mamme e le famiglie di Borgata Lesna si sono unite per cercare di impedire la chiusura della scuola materna municipale "Aquilone" di via Bessogno 39. Sono 592 le firme raccolte con l'obiettivo di evitare che si possano abbassare le serrande all'istituto scolastico.

La chiusura sembrerebbe legata ad un calo di iscrizioni, contando oggi solamente 40 famiglie iscritte. Un dato che continua a calare anno dopo anno, anche se parte di questa discesa pare essere legata strettamente proprio a questa situazione. Per evitare di rimanere scoperte, molte famiglie già da quest'anno, nonostante la non conferma della chiusura, hanno deciso di far cambiare scuola ai figli.

Ipotesi trasferimento, in alternativa alla chiusura

Preoccupa inoltre l'ipotesi di trasferimento dell'istituto, che potrebbe essere spostata in via Montecristallo, trenta minuti a piedi dalla scuola Aquilone. 

"Crediamo che sia fondamentale non chiudere la scuola, perché è davvero un sevizio utile per le famiglie del quartiere che tra l'altro è un po isolato dal resto della città – ha commentato una delle prime firmatarie della petizione, Daniela Ciuffreda Portare i bambini altrove risulterebbe difficile, molti genitori non hanno doppie auto e sarebbero costrette a camminare per più di 30 minuti. A ridosso delle iscrizioni però non abbiamo notizie certe sulla chiusura o meno dell'edificio, di conseguenza questo potrebbe essere anche visto come uno dei fattori che ha portato a un calo di iscrizioni".

"Una scuola che contribuisce all'integrazione"

"Una scuola in un'area in cui l'immigrazione è negli anni sempre più forte, crediamo possa svolgere il compito di integrare, al fine di non arrivare a situazioni di periferia degradanti – ha continuato Ciuffreda – Abbiamo chiesto la creazione dello spazio 06 per trovare soluzioni, al fine di rivedere i costi e i servizi". 

"Quando mancano i servizi primari il quartiere si spopola, l'edificio non ha problemi strutturali e non richiederebbe particolari interventi – ha spiegato una delle mamme firmatarie della petizione, che ha due gemelli iscritti alla scuola Aquilone –A gennaio abbiamo avuto un incontro con l'assessorato competente e ci diceva che mancavano i numeri, speriamo davvero che possano ascoltare la nostra richiesta perché un'eventuale chiusura ci complicherebbe non poco la vita".

La Circoscrizione 3 dalla parte delle famiglie

Al fianco delle famiglie si è resa disponibile anche la Circoscrizione 3, che ora chiede al Comune di ascoltare le richieste della petizione. Oltre alla Circoscrizione si è resa disponibile anche la dirigenza dell'istituto comprensivo Palazzeschi, che ha proposto di farsi carico degli iscritti integrando la scuola d'infanzia, in un processo di statizzazione, alla scuola elementare Leopoldo Ottino.

"Crediamo che sia importante che qui resti un presidio per l'infanzia, è un quartiere isolato dal resto della città – ha commentato il presidente della Circoscrizione 3 Francesca Troise Questo quartiere è una vera borgata, di conseguenza spostare la scuola non avrebbe lo stesso effetto che in altre zone. La scuola è simbolo di continuità, noi lavoreremo per far rimanere questa struttura". 

L'idea di un polo scolastico unico

"Quando ho saputo della chiusura, ho fatto una proposta al Comune per avere le iscrizioni nel complesso Ottino, facendo così un polo unico con scuola elementare più quella dell'infanzia – ha dichiarato la Dirigente dell'Istituto comprensivo Palazzeschi Nancy Tiziana Grande Sono contraria a questa chiusura, secondo me si deve lavorare per trovare una vera soluzione al problema". 

Ora per i firmatari non resta che attendere l'udienza con il Consiglio comunale, prevista per la mattina del 12 dicembre, dove verranno ascoltate le richieste e discusse con i tecnici della città in sede di commissione consiliare.

Marco D’Agostino

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