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Economia e lavoro | 23 maggio 2025, 11:19

Stellantis, orgoglio Mirafiori contro le insinuazioni francesi sulla capacità di produrre: "Sgradevoli e divisivi"

Fim-Cisl rimanda al mittente le dichiarazioni Emanuel Gentile, VP Plant Manager dello stabilimento di SochauxBelchamp che ha definito la sua fabbrica "due volte più performante di quelle italiane"

Dibattito sul rapporto Italia-Francia negli stabilimenti Stellantis

Dibattito sul rapporto Italia-Francia negli stabilimenti Stellantis

"Sgradevoli e divisive". Così i rappresentanti sindacali di Fim Cisl per Mirafiori rispediscono al mittente le dichiarazioni rilasciate ai media francesi da Emanuel Gentile, VP Plant manager dello stabilimento di Sochaux Belchamp. Un'intervista all'interno della quale il manager afferma che  la sua fabbrica  è "due volte più performante di quelle italiane".

Parole che pesano
Una dichiarazione che sarà stata accolta con favore, all'interno dei confini francesi, ma che qui in Italia è andata a toccare alcuni nervi ancora piuttosto scoperti nel rapporto (e negli equilibri) tra le due anime che hanno dato vita a Stellantis.




"Mentre in Italia i lavoratori e le rappresentanze sindacali si interrogano su quali siano i veri benefici del modello Stellantis Production Way (SPW), in Francia si alzano voci che alimentano confronti impropri e provocatori - dicono gli esponenti di Fim -. Tali affermazioni, oltre a risultare sgradevoli e divisive, pongono interrogativi seri sulla reale equità
di trattamento tra i siti produttivi e sul significato stesso della “efficienza” nel contesto attuale".

Omogenei e disomogenei
Il riferimento al modello Spw è legato proprio alla finalità che lo muoveva: l'uniformità e il miglioramento dei processi in tutti gli stabilimenti del gruppo. "Perché i risultati sono così disomogenei? E soprattutto, perché l’Italia continua a non vedere gli effetti concreti di questo sistema in termini di valorizzazione del lavoro, investimenti, occupazione e organizzazione efficiente?", si chiedono da Fim.

E la levata di scudi prosegue: "In Italia si lavora con professionalità e dedizione, spesso in contesti difficili ed affrontando continuamente ostacoli di varia natura, dal sottoutilizzo degli impianti ai continui cambi di strategia produttiva alla mancanza di trasparenza sugli obiettivi del modello SPW (che non aiuta). Si subiscono scelte calate dall’alto con scarsissimo coinvolgimento dei lavoratori e delle rappresentanze sindacali (nonostante un sistema di relazioni sindacali basato sul dialogo). Nel contempo in Francia si celebrano risultati e si usano questi numeri per mettere in discussione più o meno indirettamente l’efficienza degli stabilimenti italiani, senza tenere conto delle profonde differenze nei livelli di investimento, nel carico produttivo e nelle condizioni industriali. Tutto questo in un momento difficile che meriterebbe comprensione, disponibilità e condivisione delle capacità in chiave positiva. Crediamo non sia giusto accettare confronti strumentali e privi di contesto".

Non mettere Stellantis contro Stellantis
E infine, la richiesta che viene mandata ai vertici è di "un confronto serio e trasparente (...) e che cessi la logica delle classifiche tra stabilimenti, utili solo a dividere i lavoratori e a scaricare le responsabilità aziendali sulle maestranze. Il nostro Paese ha dato e continua a dare un contributo fondamentale alla storia industriale del Gruppo e dell’automotive. Serve riconoscimento del buon lavoro italiano. Serve coesione tra i lavoratori di tutti gli stabilimenti del Gruppo. Non servono paragoni superficiali che inducono Stellantis a lottare contro Stellantis".

Massimiliano Sciullo

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