Si è svolto nei giorni scorsi, con la deposizione di una rosa presso il giardino Vittime delle Foibe di corso Grosseto, il ricordo promosso dal Comitato 10 Febbraio per la strage di Vergarolla del 1946.
“Era il 18 agosto 1946, esattamente 79 anni fa, quando sulla spiaggia di Vergarolla a Pola, durante una manifestazione sportiva organizzata dalla comunità italiana di quei territori, una forte esplosione ruppe il silenzio - ha esordito Matteo Rossino, responsabile provinciale del Comitato 10 Febbraio -. Diversi ordigni militari, presenti sull’arenile, detonarono uccidendo circa 100 italiani, di cui un terzo bambini, oltre a numerosi feriti”.
“Questi ordigni - prosegue Rossino -, sarebbero dovuti essere privi di innesco. Le mine infatti erano state precedentemente disinnescate e dichiarate sicure da più squadre di artificieri e solo persone qualificate nel settore avrebbero potuto riattivarle. Ecco perché quello di Vergarolla non fu un incidente, ma un attentato pianificato”.
“Purtroppo, come fino a pochi anni fa per Norma Cossetto, nessuno ne parla e la maggior parte delle persone non sa nulla su Vergarolla - ha concluso Rossino -, vogliamo quindi farlo noi del Comitato 10 Febbraio, per rompere, una volta ancora, il muro del silenzio e rendere giustizia agli italiani vittime di quel vile atto terroristico. Ecco perché oggi, nonostante il periodo di ferie, abbiamo deciso di venire a deporre questa rosa”.