È partito attorno alle ore 20 il corteo organizzato dal Movimento Torino per Gaza. Un lungo serpentone di persone, bandiere e striscioni si è mosso, portando in centro i colori e i simboli della causa palestinese e denunciando il mancato rispetto del cessate il fuoco da parte di Israele.
"Ancora bombe su Gaza, nessuna tregua per voi"
Il corteo si è mosso da piazza Castello ed è entrato in via Po, attraversando le principali vie del centro in direzione di via accademia Albertina. In testa il camion dei manifestanti con lo striscione "Ancora bombe su Gaza, nessuna tregua per voi", seguito da bandiere, cartelli e tamburi. Presenti anche diverse realtà associative e collettivi torinesi che hanno aderito alla manifestazione.
"Oggi abbiamo visto che Israele ha fatto massicci bombardamenti su Gaza, quindi siamo qui in piazza Castello, che oggi è piazza Palestina, per dire basta. Trump sappiamo cosa vuole perché ha finanziato questo genocidio da sempre, e Netanyahu utilizza le sue armi mascherandosi dietro le salme non restituite", dice una ragazza al microfono in cima al corteo.
Bloccate diverse linee della Gtt
Sono momentaneamente ferme le linee 13, 15, 55 e 56 e le altre che transitano nei pressi del tratto interessato dal corteo dei manifestanti, co possibili rallentamenti e deviazioni temporanee anche per le auto lungo l’asse centrale della città.
Ore 20.25 Il corteo, dopo aver superato via Accademia Albertina e piazza Carlo Emanuele II, sta ora procedendo in direzione di corso Vittorio Emanuele II. La manifestazione, partita da piazza Castello e guidata dal Movimento Torino per Gaza, continua a muoversi lentamente lungo le vie del centro con bandiere, tamburi e striscioni.
Risultano momentaneamente bloccate anche le linee 61, 68 e 18. Disagi e rallentamenti si registrano nel tratto compreso tra via Po e corso Vittorio.
Manifestanti diretti verso Porta Nuova

Il corteo ha deviato su corso Vittorio Emanuele II, in direzione Porta Nuova. I manifestanti continuano a sfilare intonando lo slogan: "Torino lo sa da che parte è stare, Palestina libera dal fiume fino al mare". La circolazione è temporaneamente bloccata lungo il corso, con rallentamenti anche nelle vie limitrofe. E disagi anche per la metro a Porta Susa.
Ore 20.45 I manifestanti sono arrivati in prossimità della stazione di Porta Nuova. Gli ingressi principali risultano momentaneamente chiusi e l’accesso è deviato su via Sacchi. La manifestazione prosegue compatta, con i manifestanti che continuano a intonare cori e slogan lungo corso Vittorio Emanuele II.
Ore 20.55 Il corteo ha visto crescere di numero i suoi partecipanti, che intanto sono entrati all’interno della stazione di Porta Nuova. All’esterno, la polizia, con diversi reparti della Celere, si è schierata all’ingresso principale per presidiare l’area e prevenire disordini. Intanto il corteo continua a scandire cori e slogan all’interno e nei pressi della stazione.
Da Porta Nuova a Porta Susa

Ore 21.30 Il corteo, dopo aver imboccato corso Inghilterra, è arrivato in prossimità della stazione di Porta Susa. L’accesso è momentaneamente chiuso a causa del passaggio dei manifestanti, che continuano a procedere lungo il corso tra cori e bandiere.
Ore 21.45 Si sono registrati incidenti e scontri nei pressi della stazione di Porta Susa, in corrispondenza dell’ingresso di piazza XVIII Dicembre. Momenti di tensione tra manifestanti e le forze dell’ordine, con reparti della Celere, della Polizia di Stato e dei Carabinieri schierati per contenere la situazione.
I Pro Pal, una volta entrati sfondando due porte, hanno lanciato bottiglie e sassi, le forze dell’ordine hanno risposto con qualche carica di alleggerimento per disperderli ed impedire che raggiungessero i binari. Poco dopo le 22 la situazione è tornata alla calma.











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