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Attualità | 31 gennaio 2017, 12:10

Monsignor Nosiglia: "Solo chiacchiere e nessuna prospettiva di lavoro per i giovani"

Duro intervento dell'Arcivescovo di Torino alla messa per la festa di Don Bosco: "Non si fa abbastanza per aiutare le nuove generazioni, servirebbe un moderno Piano Marshall"

Monsignor Nosiglia: "Solo chiacchiere e nessuna prospettiva di lavoro per i giovani"

"Dobbiamo anche chiederci sinceramente: la nostra società ama i ragazzi e i giovani? A giudicare da quanto investe in risorse e concrete possibilità offerte loro sul piano educativo e lavorativo, direi proprio di no". A tinteggiare questo quadro negativo è l'Arcivescovo di Torino Cesare Nosiglia, alla Santa Messa nella festa di Don Bosco, presso la Basilica di Maria Ausiliarie.

"La sempre più scarsa considerazione sia sul piano economico, sia su quello del loro valore sociale", ha sottolineato Monsignore, "da parte anche delle istituzioni pubbliche, nei confronti delle scuole paritarie e degli oratori – due realtà su cui Don Bosco ha scommesso e che anche oggi rappresentano una frontiera avanzata di formazione e incontro del mondo dei ragazzi e giovani –, conduce inevitabilmente a una loro marginalità e insignificanza". "La povertà crescente, poi", sottolinea Nosiglia, "che attanaglia molti ragazzi e giovani, privati di una giusta autonomia per il loro presente e futuro, rappresenta un ulteriore segno del degrado sociale, che colpisce anche il nostro territorio".

"Criticità collegate", ha continuato, "a una situazione ancora più grave, che è la preclusione dei giovani dal mondo del lavoro, o il prevalere per essi di impieghi saltuari e precari. Don Bosco ci insegna ad accompagnare ogni ragazzo e giovane nella sua crescita, formando quelle competenze necessarie a impostare bene il suo futuro, mediante uno sbocco professionale".

"Oggi", ha continuato Nosiglia, "con tutti i mezzi e le risorse industriali e commerciali, agricole e del terzo settore che abbiamo a disposizione, ci stiamo perdendo in chiacchiere nei confronti dei
giovani, senza affrontare seriamente questo tema del lavoro, lasciato alla mercé di un mercato selvaggio, che cerca solo i propri interessi economici e finanziari. Ci sarebbe bisogno di un moderno “Piano Marshall” nel nostro Paese, ma anche a livello di Comunità europea, per affrontare finalmente alla radici questo problema e trovare una soluzione adeguata alla gravità della situazione".

Cinzia Gatti

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