Dal 1° luglio 2017 scatterà il prelievo sul conto corrente per ogni multa non pagata. La data coincide con l'entrata in vigore dell'accorpamento di Equitalia all'Agenzia delle Entrate, andando a costituire un nuovo ente pubblico, "Agenzia delle Entrate-riscossione".
Da quella data il Fisco potrà pignorare il conto corrente del contribuente sanzionato e prelevare direttamente l’importo da versare. Ma, lo evidenziamo, questa sarà l'extrema ratio: inizialmente scatteranno avvisi e solleciti, dopodiché ci saranno 60 giorni per saldare il proprio debito pagando l’intero importo oppure rateizzandolo. Si potrà, nel caso si ritenesse la sanzione illegittima, anche presentare ricorso. Trascorsi i 60 giorni senza che sia avvenuto il pagamento o presentato il ricorso, scatterà il recupero coattivo.
Il nuovo metodo di riscossione riguarderà anche contributi Inps, bolli auto mai pagati e tante altre tasse. Il tutto senza il via libera dl giudice.
Le associazioni di consumatori promettono battaglia anche se, come ha evidenziato Equitalia, "la norma sui pignoramenti senza ricorso al giudice è in vigore dal 2005". La vera novità sta nella velocità con la quale si potrà procedere.