Contro il ‘divieto della vergogna’ in Val Roya, gli autotrasportatori italiani rispondono con l'operazione tir-lumaca. Il movimento di protesta si è radunato questa mattina coinvolgendo i trasportatori dell’AstraCuneo lungo la SS 20 e la RD6204 della Valle Roya. A partire dalle 6.30 sulla parte italiana un concentramento di mezzi pesanti è in partenza da Trucco, frazione di Ventimiglia per raggiungere il confine italiano di Fanghetto, fare un anello e tornare indietro.
L’intento della manifestazione è, ovviamente, quello di creare disagi per alzare il livello di attenzione su un passaggio internazionale fondamentale per la provincia e il collegamento fra Piemonte e Liguria. “Chiediamo che venga tolto questo divieto della vergogna che in questo anno ha già causato molti disagi alle aziende del cuneese - ha detto Aldo Calanta, Vice Presidente nazionale di Confartigianato Trasporti - per portare le merci sia in Liguria che in Francia dobbiamo fare molti chilometri in più quindi le nostre aziende hanno aumentato i costi dei trasporti.”
La protesta dei tir lumaca è un'iniziativa concordata con le forze dell’ordine. L'azienda Pallanca in frazione Trucco è il simbolo di questo divieto, pur avendo la necessità di portare materiali a Robilante, non può percorrere la strada con i mezzi pesanti. “Un’azienda di Borgo San Dalmazzo per arrivare a destinazione deve fare circa 150 chilometri in più - continua Calanta - e questo significa almeno 100 euro in più di spese ad ogni viaggio. Il divieto, relativamente ai rischi, potrebbe essere giustificato, ma negli anni il governo francese avrebbe già dovuto fare investimenti in questa valle come circonvallazione dei paesi, quindi sono in ritardo. Dovrebbero mettere in sicurezza questo passaggio internazionale perché non ha senso avere una strada così che è del 1800.”
Circa trenta i mezzi che questa mattina hanno aderito alla protesta per mettersi in marcia a velocità ridotta da Trucco verso Fanghetto: “Chiediamo l’abolizione di questo divieto - ha spiegato Guido Rossi, segretario di Astra Cuneo - lo riteniamo unilaterale, discriminatorio e ingiusto verso chi lavora. Sicuramente, se la situazione non cambierà, sarà necessario fare una protesta anche in Francia e ovviamente bisognerà parlare con le autorità francesi. La storia ha disegnato questa strada per il passaggio delle merci tra la provincia di Cuneo e il ponente ligure. Non si può cancellare la storia con i divieti. Ovviamente ci sono delle criticità, ci sono dei piccoli paesi, è necessario modificare la viabilità, ma non si può impedire alla gente di lavorare e di passare. Proprio per questo la manifestazione è ‘per la libertà di circolazione e il diritto al lavoro’."
Intorno alle 8 la lunga carovana di tir che si stanno muovendo a passo d'uomo verso Fanghetto è stata bloccata ad Airole per poi ripartire molto lentamente mezz'ora più tardi.