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Pinerolese | 24 dicembre 2019, 17:59

Dieci anni di concerti di Natale al Castello di Miradolo

Appuntamento il 25 e il 26 dicembre con la performance di Avant derniere pensèe che ripropone le musiche di Erik Satie, John Cage e Brian Eno

Dieci anni di concerti di Natale al Castello di Miradolo

Era il 24 dicembre del 2009 quando andava in scena al Castello di Miradolo di via Cardonata 1 a San Secondo di Pinerolo la prima performance del progetto artistico Avant-dernière pensée. La sera della Vigilia di Natale, alla Fondazione Cosso, iniziavano infatti le 840 ripetizioni del brano Vexations di Erik Satie, la composizione musicale più lunga della storia. Un pianoforte immobile “suonava”, solitario, nella sala più grande del Castello, anticipando di ventiquattro ore il primo “vero e proprio” concerto del 25 dicembre. 

Dieci anni dopo, il 25 e il 26 dicembre 2019, la tradizione continua con “Ambient 1”, una performance dedicata all’incontro della musica di Erik Satie, John Cage e Brian Eno con le fotografie di Oliviero Toscani, in mostra nel Castello. 

E a curare la performance, oggi come dieci anni fa, sono i protagonisti dell’emsemble di Avant-dernière pensèe: i musicisti Roberto Galimberti, violino, Marco Pennacchio, violoncello, Laura Vattano, celesta e i tecnici Marco Ventriglia, audio e supervisione tecnica, Edoardo Pezzuto, luci, Giulio Pignatta, IT. 

Alla guida del gruppo Roberto Galimberti. Un po’ di emozione in più per questo concerto? «In realtà ogni concerto essendo episodico dà una grande emozione ogni volta. Quello che emoziona è vedere le stesse persone con cui ho iniziato dieci anni fa. Il fatto di trovarsi ancora insieme, in luogo e con dei committenti che danno ancora linfa e fiducia al progetto è davvero bellissimo. Un aspetto non da poco». 

Come si è evoluto questo concerto di Natale nel corso di questi anni? «Ogni concerto è abbastanza diverso, cerchiamo di esplorare contenuti e linguaggi nuovi, tant’è che fino a qualche mese fa pensavamo di realizzare un festival complessivo di questi dieci, cosa che ancora non escludiamo. Il concerto di quest’anno è un connubio con la mostra di Oliviero Toscani, una riflessione intesa che ha portato all’interno del castello una produzione di fotografie inedite a cui abbiamo pensato di dedicare il concerto. Abbiamo chiesto a Toscani stesso alcune immagine specifiche che saranno poi proiettate durante il concerto, foto molto diverse tra loro: un ciclo con i personaggi di Max’s Kansas City, risalenti agli anni ’70, gli anni della factory di Andy Warhol, uno sulla pena di morte, e e due cicli rarissimi, uno che egli stesso definisce “Felicità”, foto astratte di puro colore, e l’latro al Cretto di Gibellina di Burri. Le foto saranno così la scenografia delle performance musicale». 

Tra i brani eseguiti, proprio Brian Eno: da “Ambient 1: Music for Airports”, la prima traccia dell’album del 1978. Poi, Erik Satie, i “Dodici piccoli corali” e, infine, John Cage che, nel 1963, allestì la prima esecuzione pubblica proprio di Vexations: le “44 Harmonies from Apartment House 1776”, scritte nel 1976 per i duecento anni della Costituzione americana.

La performance intenderà offrire una prospettiva sulla ricerca che questi compositori hanno compiuto, attraverso il Novecento, sul ruolo e sulla funzione della musica, in relazione ad un mondo in cambiamento e ad una fruizione che via via sembra perdere le proprie certezze. 

«Satie definiva la sua musica come mobilio in funzione di altre cose, creava musiche che accompagnavano le attività quotidiane. Fu un’ispirazione per John Cage, che per celebrare i 200 anni delle Costituzione americana scelse di raccontare la musica americana, fatta sì suoni ma anche di silenzi, l’ideale prosecuzione di questi due autori è Brian Eno. Con Ambient 1 volle scrivere un campionario di musica per gli stati d’animo, un campionario realizzato appositamente per gli aeroporti con musiche che sanno accompagnare quella sensazione di partenza. La musica di questi autori non è musica da concerti, così come le foto di Toscani non sono foto da museo, ma da ambienti».

Il concerto in programma alle 21,15, come di consueto sarà preceduto, alle 20, da una guida all’ascolto curata da Galimberti. Durante la performance poi, il pubblico potrà muoversi tra le fotografie e gli esecutori alla ricerca del proprio personale e privato punto di ascolto e osservazione. 

Saranno presentate in versioni differenti, due esecuzioni simultanee dei brani: una, per celesta, nella manica del Castello dedicata alle fotografie giovanili di Toscani, a Warhol e ai ritratti; l’altra, per archi, nelle maniche che ospitano le icone. Il pubblico potrà scegliere, percorrendo le sale e gli spazi, quale versione ascoltare e, soprattutto, in quale “ambiente sonoro” immergersi e perdersi.

 

Informazioni sui biglietti

Biglietti Concerto (comprensivi di ingresso alla mostra)

Intero 25 euro

Ridotto under 30: 15 euro

Abbonati Musei: 22 euro

Bambini fino a 6 anni: gratuito

Prenotazione obbligatoria al n. 0121 502761 e-mail prenotazioni@fondazionecosso.it

La sera del 25 e 26 dicembre il Castello di Miradolo aprirà le porte alle ore 19.

Per chi lo desidera sarà possibile fare uno spuntino o mangiare un piatto caldo nella Caffetteria del Castello, con prenotazione obbligatoria. Al termine della performance, la mostra dedicata alla fotografia di Oliviero Toscani sarà visitabile nelle sale storiche: un’occasione per rimanere immersi negli ambienti sonori del Castello ancora qualche tempo, scoprendo l’arte di uno dei fotografi più noti nel mondo.

Chiara Gallo

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