Se quello dei bambini e della scuola è stato il settore più "dimenticato" nel periodo del lockdown, c'è chi si sta rimboccando le maniche per fare in modo che a settembre la ripartenza ci possa essere per davvero. E' il caso della Scuola Cottolengo - parte integrante della Piccola Casa della Divina Provvidenza - che storicamente nasce per aiutare le nuove generazioni a compiere un percorso efficace di apprendimento, ma ancora di più, per aiutare tutti gli studenti a diventare pienamente uomini e donne del domani.
E proprio da qui arriva un piano innovativo per far ripartire a settembre la didattica e la vita scolastica in piena sicurezza, rispondendo alle nuove esigenze della propria comunità. Per esempio con un nuovo sistema di diffusione audio-video in streaming che permetterà di seguire le lezioni in aula, alla presenza del docente, e in diretta streaming da un'altra aula dell’istituto o da casa, garantendo il rispetto del distanziamento sociale.
Una soluzione volta a non imporre uno stravolgimento della vita scolastica adottando una riduzione delle ore di lezione o turni di rotazione delle classi che andrebbero a gravare direttamente sulle famiglie e sulla loro possibilità di gestire il proprio lavoro e la propria vita quotidiana. Grazie a telecamere e microfoni ambientali posizionati in ogni aula, gli studenti potranno seguire attivamente la vita scolastica partecipando a tutti i momenti di condivisione del percorso formativo.
Le classi, in ottemperanza alle misure di sicurezza anticontagio, saranno divise in due gruppi: a turno, metà classe seguirà la lezione in presenza, mentre l’altra metà sarà collegata con il docente in streaming da un’altra aula dell’istituto.
Per evitare che questa situazione vada a pesare sui costi del personale, con ulteriori esborsi da parte delle famiglie, la Scuola Cottolengo di Torino propone un sistema di corresponsabilità: i ragazzi che seguiranno la lezione in streaming nelle aule della scuola saranno vigilati da volontari, assistenti e anche da genitori che a turno, in base alle loro possibilità, potranno dedicare qualche ora del proprio tempo alla scuola.
"In futuro questo sistema non sarà smantellato - sottolineano dalla Direzione della Scuola - ma sarà utile per poter garantire la didattica a distanza. Gli studenti che svolgono il percorso scolastico in ospedale, per esempio, avranno la possibilità di seguire le lezioni senza perdere il contatto con i propri compagni e con gli insegnanti. Un modo per superare questo momento in piena sicurezza venendo incontro alle esigenze delle famiglie, degli studenti e degli insegnanti nel loro complesso".
"La Scuola - conclude la Direzione delle Scuole Cottolengo presenti in Italia - non è solo un distributore di conoscenze, ma è comunità, esperienza, condivisione, un luogo di collaborazione, di corresponsabilità e di aiuto reciproco con le famiglie. Il progetto mette al centro, quindi, la condivisione della vita scolastica ed in particolare l’attenzione alle famiglie che non riuscirebbero a gestire a casa l’apprendimento dei propri figli".