“Alpignano è la sede adatta a ospitare nuovi insediamenti industriali e investimenti come sta accadendo a Torino e dintorni in questi mesi: penso al centro dati che Google aprirà a Settimo Torinese e altre operazioni simili, a costo zero, ma a grande ricaduta sociale con nuovi posti di lavoro, oneri per il Comune e sfide per il futuro” spiega l’imprenditrice Linda Genre, odontoiatra e direttore sanitario, candidata sindaco ad Alpignano.
L’area più adatta individuata dalla squadra di Genre è il polo industriale presente nella zona Grange Palmero che prende nome dalla via che, insieme a via Enrico Fermi delimita l’area che storicamente ha visto lo sviluppo della Philips e della Pistone Borgo.
“L’area Grange Palmero è un’occasione da non perdere, rendendola la nostra Silicon Valley – commenta Genre – l’operazione non costa nulla e si apre alle nuove forme di commercio e all’industria 4.0. Come? Circa la metà dell’area è inutilizzata o a rischio abbandono e immagino di renderla produttiva senza ulteriore consumo di suolo. Attrarre nuovi investimenti è un dovere anche per la storia passata e recente di Alpignano che ha perso la sua identità ma è in grado di recuperarla con questa riconversione. In questi giorni Torino è diventata capitale dell’Intelligenza Artificiale ma i titoli non bastano, servono azioni concrete e possibilmente a costo zero e dalla resa importante”.
La viabilità è un tema centrale nella città delle Lampadine che riguarda anche l’area Grange Palmero: nuovi insediamenti porterebbero alla luce i problemi dei collegamenti attuali che vanno migliorati in un progetto che vada a completare anche la circonvallazione.