Via del Carmine è divisa in due all’altezza di corso Valdocco. A creare una barriera tanto fisica, quanto ideologica, la pedonalizzazione di piazza Antonicelli davanti al Polo del ‘900: un’area chiusa al traffico dall’amministrazione in via sperimentale, al fine di portare eventi e di restituire spazio ai cittadini, mal digerita da tanti commercianti del quartiere, pronti a scendere in campo per fermare la sperimentazione.
Commercianti pronti alla petizione per fermare la pedonalizzazione: “Calo spaventoso degli incassi”
“Sono contraria perché non passa più nessuno di qui. Ho notato un calo sensibile, spaventoso” ha affermato la titolare del negozio di casalinghi da Tina, via del Carmine 8/c. “Non ho mai avuto un calo così, sono spariti tutti: ho detto a mio marito che potevo starmene a casa tutto il mese” ha ribadito la negoziante.
Fortemente critico e pronto a un’opposizione attiva e dura Alberto De Reviziis: “Credevo si creasse una specie di tappo, con le macchine costrette a girare. Mi sbagliavo. Dopo i primi giorni, gli automobilisti hanno deciso di non passare più nell’intero borgo: c’è una desertificazione commerciale, pedonale. Siamo pronti a far partire una raccolta firme e a trasformarci in un comitato: ne va della sopravvivenza, è una settimana che non vedo nessuno. Non c’è più nulla”.
Chi si sente completamente tagliato fuori dalla pedonalizzazione davanti al Polo del ‘900 è la titolare di Tutto Usato, al di là di corso Valdocco: “E’ inutile, dovrebbe essere pro ambiente ma io che uso la macchina per venire in negozio giro, molto più di prima per arrivare qui. Non passa più nessuno, sia in auto che a piedi: si è chiuso un mezzo isolato, è una cosa stupida”.
Tante, secondo i commercianti contrari alla sperimentazione, le possibili soluzioni alternative non prese in considerazione dall’amministrazione: “L’unica parte vissuta sono i portici, con i tavolini per far studiare i ragazzi, e il bar: si poteva fare tutto senza chiudere la piazza”. “Mi è stato chiesto in corner di partecipare a qualche evento ma non presto tappeti per abbellire, li devo vendere. Sono qui per lavorare e mantenere la mia attività, la mia famiglia: le attività culturali e ludiche le facciano gli altri” ha continuato De Reviziis.
Il commerciante di tappeti ha criticato poi il mancato coinvolgimento di tutti i negozianti della zona: “La rappresentante dell’associazione dei commercianti che ha parlato positivamente di questa sperimentazione lo dice a titolo personale e di pochi altri commercianti delle vie limitrofe. Chi è su via Del Carmine, la via più colpita, non è entusiasta e non è stato interpellato. Ci siamo trovati a cose fatte”.
Pedonalizzazione sperimentale in piazza Antonicelli, c’è chi dice “sì”
Di parere opposto e favorevole al progetto Cristian, titolare del negozio di giochi Goblin, su via dei Quartieri: “A me non dispiace per niente, è una bella opportunità: noi, insieme ad altri negozi, abbiamo dato vita a progetti per renderla vivibile. Volevamo coinvolgere la gente del quartiere: quello spazio è uno spazio sia pubblicitario, ma anche un luogo aggregatore capace di fare uscire la gente di casa dopo un periodo difficile”
In attesa del via libera per organizzare eventi nel weekend, il negoziante si è concentrato sul problema viabilità: “So che c’è qualche problematica legata alla viabilità, come tutte le cose all’inizio è più facile notare i difetti ma credo che in futuro le criticità possano essere risolte”. “Credo nel progetto, ma è fondamentale avere uno spirito collaborativo: se tutti ci diamo una mano e siamo propositivi, questa pedonalizzazione può diventare una cosa molto bella” ha concluso Cristian.
Una posizione condivisa da Bianca e Teresa del bar/libreria Le Altalene: “Come ogni pedonalizzazione, il lato positivo è quello di ridare spazio ai commercianti e ai cittadini: ciò che fa vendere è il passaggio a piedi, non in auto. Quando passeggi a piedi, ti fermi. Entri. Chiunque di noi, con spirito collaborativo, può proporre iniziative e avere una vetrina”.
Nonostante anche loro riconoscano il problema della viabilità, si professano favorevoli al progetto: “Siamo assolutamente a favore perché il senso della sperimentazione è questo: portare delle migliorie al progetto. Per i commercianti è il momento di tirare fuori originalità e creatività, noi per esempio a settembre vogliamo partecipare al Salone del Libro Off e da parte del Polo del ‘900 c’è stata una grande apertura in tal senso: porteremo autori e organizzeremo laboratori in quello spazio. Ci vuole propositività e positività”.
Parole riprese da Antonietta Altamore, di Container: “E’ chiaro, è indispensabile una continuità di eventi per rendere quello spazio vivo e partecipato: è però necessario che siano gli stessi commercianti a proporsi. Criticare non serve, è invece indispensabile che ognuno porti il proprio contributo al fine di incidere sulla sperimentazione”. “Si tratta appunto di una sperimentazione, i problemi possono essere segnalati e risolti. Dobbiamo vivere questa pedonalizzazione come una possibilità di far rivivere non solo via del Carmine, ma tutto il quartiere Juvarriano. Io ci credo” ha concluso Altamore.
Nel mese di luglio, il calendario di eventi previsti dovrebbe entrare nel vivo. Per il momento, una cosa è certa: tra potenziali opportunità e criticità riscontrate, la sperimentazione sta facendo parecchio discutere residenti e commercianti della zona.