A soli due minuti dal treno, eppure dimenticato da tutti. Sono passati poco più di quattro anni dall’inaugurazione del parcheggio interrato di Porta Susa, eppure nessuno sembra conoscerne l’esistenza.
Il parcheggio sotterraneo non utilizzato di Porta Susa
Dopo aver aperto i battenti il 20 dicembre 2016 il parcheggio, con i suoi 12mila metri quadrati di superficie e 168 posti auto e 16 per le moto, è stato letteralmente abbandonato sia dai pendolari che dai 22 taxi che lì dovrebbero attendere i torinesi o i turisti scesi dal treno. Il risultato? La maggior parte delle auto, sia private che gli stessi taxi, si fermano in superficie, su corso Bolzano. Questo, ovviamente, crea problemi di traffico. Nelle ore di punta infatti non è per niente insolito imbattersi in vetture in doppia fila, con il motore acceso e code per chi da piazza XVIII Dicembre si dirige verso corso Vittorio Emanuele.
I taxi: “Noi lì non andiamo: turisti e torinesi non sanno che esiste”
“No, i turisti qui non vengono mai. Non sanno nemmeno che esiste il parcheggio” spiega un tassista. Lui, che ogni giorno lavora nei pressi della stazione, rivela gli unici momenti in cui lo spazio interrato viene realmente utilizzato: “Quando piove. Allora in quel caso è comodo, ma spesso capita che siano i clienti a chiamare la centrale che li guida fino a qui”.
Il parcheggio aperto dalle 5 a mezzanotte, anche per i privati
Se i taxi snobbano completamente la soluzione, diventata parcheggio permanente per le auto della polizia ferroviaria, la speranza è che almeno i privati comprendano di avere la possibilità di lasciare la vettura ogni giorno, dalle 5 a mezzanotte, all’interno di un parcheggio sotterraneo a due passi dai binari del treno.