La tanto discussa questione della cosiddetta "malamovida" continua a creare malumori, in particolare in quelle zone "calde" come Vanchiglia e San San Salvario, ma più di recente anche in aree una volta meno soggette, come corso Moncalieri.
Un "problema complesso" come lo definisce il coordinatore della Circoscrizione, Enrico Foietta, "che va affrontato in maniera altrettanto complessa".
Più sicurezza e controlli, certo, ma parallelamente anche un cambio di pubblico attraverso nuove proposte culturali. "Grave lacuna che nella Commissione della Movida e Malamovida non ci sia l'Assessorato alla Cultura. Limita la questione malamovida a sicurezza, questione ambientale e vigili urbani. Non è così. Se viene fuori un palinsesto culturale forte, con iniziative, concerti, spettacoli, indirizzati e che non finiscano alle 4 di mattina, si contiene la malamovida e cambia l’utenza".
Un esempio potrebbe arrivare con l'autunno: "Abbiamo un progetto portato in commissione con l’associazione Cantabile. Per invogliare le persone a entrare nella Chiesa di largo Saluzzo saranno proposte delle performance per il quartiere. Ecco, iniziative come questa potrebbero dare spunti diversi e reindirizzare il pubblico.
Sogno un palinesteto culturale, in luoghi come il Maffei o il Baretti, ma anche in molti locali di San Salvario, magari limitando l’orario, ma che possano creare un modo di interessare, aggiungendo un ingrediente a questo problema che si cerca di risolvere con le solite ricette".
"Il Valentino? Regolamento che andrebbe rivisto"
Un altro luogo che potrebbe meglio distribuire la Movida sarebbe il Parco del Valentino, un luogo che durante l'Eurovillage ha dimostrato la sua adattabilità a ospitare eventi e manifestazioni in sicurezza.
"Si presta a tutta una serie di iniziative - conferma Foietta -. Sono stato favorevolmente colpito dall’Eurovillage. In poche settimane, la parte di verde è stata ripristinata, tutto è stato fatto in modo corretto, tolta la siccità di questo periodo.
Penso che bisognerebbe tuttavia ripensare al regolamento del parco in modo moderno, perché è vecchio e ad aree idonee alle varie zone del parco".
Ad esemio? "Durante la domenica il parco è un accampamento continuo, magari si dovrebbero definire aree dove si può fare pic nic, aree gioco, per garantire funzioni diverse" suggerisce il coordinatore.
"Occorre investire sul Valentino, pensarlo come un'area verde, ma anche con una vocazione culturale forte, pensare a iniziative che possano spostare la movida dal centro di San Salvario, penso anche solo a un cinema all’aperto".
Un percorso che richiedere tempo. "Chiederei ai consiglieri comunali di proporre delle integrazioni, modifiche o cambiamenti o perché no, cambiare l’assetto del regolamento per ripensare il parco in modo coerente, perché non è più il parco degli anni ’70 è quello del 2022".