Salve le "lose" di via Po. A comunicare la buona notizia l'assessore alla Mobilità Chiara Foglietta, durante una commissione dedicata al cantiere attivo sull'arteria del centro di Torino richiesta dai consiglieri Enzo Liardo (FdI) e Dorotea Castiglione (M5S).
"Abbiamo salvato - ha spiegato Foglietta - tutta la pavimentazione storica". Il costo totale solo di quest'ultimo intervento ammonta ad un milione e 700 mila euro, ben superiore alle altre due ipotesi.
La prima era di mettere l'asfalto nelle parte centrale della via in corrispondenza dei binari, mentre la seconda prevedeva il bitume all'altezza del passaggio delle ruote dei bus. Nelle scorse settimane moltissime residenti del centro si erano mobilitati in difesa della pavimentazione storica.
La lettera al Ministero
Attualmente il Comune ha a disposizione 4 milione e 900 mila euro del Pnrr per rifare via Po. Stanziamenti insufficienti per salvaguardare totalmente le pietre. L'assessore alla Mobilità ha quindi chiesto alla Sovrintendenza, con una lettera del 5 maggio, di finanziare il 50% dei lavori per preservare le "lose", cioè l'extra-costo di un milione e 700mila euro. "La Sovrintendenza - ha poi aggiunto - ci ha risposto il 30 maggio, dicendo che la richiesta è positiva. Quest'ultimo parere mi rende fiduciosa: siamo in attesa che il Ministero della Cultura ci dia il via libera su questo 50%".
I restanti 850 mila euro verranno finanziati grazie ad "economie sui cantieri non urgenti di Gtt". Non verranno posticipati gli interventi di costruzione dell'anello tram a Falchera, il ripristino della linea 10 tram e la riqualificazione di piazza Baldissera.
Accelerare sul cronoprogramma
Oltre ai soldi, sulla testa del Comune pende la spada di Damocle dei tempi. I lavori devono terminare entro la fine del prossimo anno perché i finanziamenti europei devono essere rendicontati a bilancio entro il 31 dicembre 2024. Per rispettare questa scadenza, come ha spiegato InfraTo, stiamo "rivedendo il cronoprogramma perché la pietra ha una lavorazione più lunga rispetto all' asfalto".
"A partire dalla fine del 2023 - hanno aggiunto - inizieremo i lavori sulla sede dei binari: di giorno garantiremo la viabilità in direzione da piazza Vittorio a piazza Castello. Alle 18 arretreranno il cantiere in modo da consentire anche la percorrenza dell'altra corsia".
Il commento
"La preoccupazione iniziale - ha sottolineato Alessandro Chiales, presidente dell'associazione dei commercianti di via Po - è stata molta, poi lavorando insieme abbiamo visto che le problematiche sono state risolte".
"Siamo contenti di sentire - commenta il consigliere di Fratelli d’Italia Giovanni Crosetto - che la Giunta vuole preservare uno dei principali simboli di Torino e quindi mantenere la pavimentazione originale".
"Ci auguriamo - aggiunge - che questa diventi la regola e non rappresenti un’eccezione legata alla mediaticità che ha assunto la pedonalizzazione di via Po".