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Viabilità e trasporti | 26 febbraio 2024, 16:06

Torinesi con l'acceleratore pigiato su corso Regina: nel 2023 "maglia nera" per incidenti

L'anno scorso si sono registrati 28 scontri sull'asse est-ovest a causa di questo motivo

incidente

L'anno scorso si sono registrati 28 scontri sull'asse est-ovest a causa di questo motivo

Corso Regina Margherita è la strada più pericolosa di Torino, dove gli automobilisti premono di più sull’acceleratore e dove si registrano il numero più elevato di incidenti a causa dell’alta velocità. Nel 2023 si sono registrati, per questo motivo, 28 scontri sull’asse che connette la parte est con quella ovest del capoluogo: anche nel 2022 si era conquistato la maglia nera, con 19 sinistri.

Corso Vercelli e d'Azeglio tra i più pericolosi

Corso Vercelli, con 16 incidenti lo scorso anno, si colloca al secondo posto della pericolosità. Terzo posto per corso Massimo d’Azeglio con 14. A fornire i dati l’assessore alla Mobilità Chiara Foglietta, rispondendo un’interpellanza del capogruppo di Torino Libero Pensiero Pino Iannò.

Gli incidenti per velocità

Ampliando lo sguardo sulla sicurezza, a Torino nel 2023 ci sono stati 863 sinistri correlati ad un eccesso di velocità e di questi 517 si sono conclusi con lesioni. I feriti sono stati 835, gli incidenti mortali tre, mentre quelli con ferite superiori a 40 giorni sono stati 29.

L’attuale amministrazione – ha poi aggiunto Foglietta – ha previsto la realizzazione di una città 30 nelle aree di quartiere e nelle vie secondarie, lasciando il limite di 50 Km/h nei viali ad alto scorrimento”.

“Oltre a lavorare per estendere i tratti di controviali a 30 Km/h – ha proseguito l’assessore – sono stati messi in atto azioni di calmierazione del traffico con la creazione di chicane e allargamento di marciapiedi”. Legato a quest’ultimo ambito, è al momento in corso la realizzazione del progetto Racconigi 30.

Per Iannò “l’applicazione delle “zone 30” è un’illogica e falsa motivazione “ecologica” anche se occorre difendere la sicurezza delle persone”.

“Diminuire i rischi di incidenti gravi - ha aggiunto - deve essere comunque una priorità”. Un limite che il capogruppo di Torino Libero Pensiero definisce “l’ennesima vessazione verso gli automobilisti, per fare cassa".

Cinzia Gatti

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