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Viabilità e trasporti | 10 novembre 2024, 09:12

Piattaforme rialzate per frenare i piedi pesanti in via Nazionale a Porte

La minoranza incalza il sindaco: “Qualcosa va fatto, ma discutiamone con la popolazione”

Allo studio soluzioni per rallentare il traffico su via Nazionale a Porte

Allo studio soluzioni per rallentare il traffico su via Nazionale a Porte

L’ipotesi è di collocare piattaforme rialzate per frenare chi preme troppo l’acceleratore in via Nazionale a Porte. La Città Metropolitana è pronta a progettarle, visto che la strada è provinciale, mentre la minoranza chiede un confronto con la popolazione.

Tutto nasce da un incontro tra il vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo e l’Amministrazione comunale.
Quello del traffico in centro è un problema con cui Porte si scontra da tempo. Il sindaco Simone Gay e il suo vice Bruno Beltramino hanno proposto di sistemare gli attraversamenti rialzati in corrispondenza del ponte Palestro, in centro paese nei pressi del municipio e in corrispondenza della farmacia. Si parla di piattaforme e non di dossi perché sulle strade provinciali non si possono installare dossi.

La minoranza di ‘Insieme si Può’ è d’accordo a intervenire, perché “via Nazionale è una strada percorsa in alcuni casi a elevate velocità, oltre ai limiti, in particolare nelle ore serali”, ma chiede un confronto con la popolazione, come scritto in una lettera rivolta al primo cittadino: “Vogliamo che il progetto venga portato avanti sicuramente sentendo esterni e progettisti, ma coinvolgendo anche la popolazione, o perlomeno informandola prima. Ho colto l’occasione con questa lettera per invitare l’Amministrazione a confrontarsi di più con noi, a portare in Consiglio le idee e discuterne insieme” spiega il capogruppo Paolo Sales.

L’opposizione infatti ha delle perplessità sul posizionamento delle piattaforme: “I rallentatori, nelle tre posizioni individuate, sarebbero proprio solo in prossimità del paese. Tutta la parte prima, da Ponte San Martino fino alla farmacia, è un rettilineo e anche lì secondo me bisognerebbe mettere qualcosa per rallentare i veicoli” ragiona Sales.

Nulla però è già deciso, come puntualizza Gay: C’è una normativa da seguire che prevede di inserire le piattaforme, ad esempio, dove non ci sono uscite private e a distanza di 100 metri da una curva. Bisogna valutare tanti aspetti, anche in base agli scarichi e ai tombini. La Città Metropolitana si occuperebbe della progettazione, quindi noi possiamo indicare i punti più strategici, ma la scelta finale sul posizionamento spetta ai progettisti tenendo conto di tutti questi fattori”. Un altro dubbio è sull’impatto acustico che avrebbero per chi abita nelle vicinanze, ma Gay rassicura: “Non essendo dossi, il problema del rumore non dovrebbe porsi. Su questo aspetto, saranno i tecnici a darmi un riscontro. Come prevede la normativa, queste sono delle piattaforme rialzate, con una salita graduale e quindi dovrebbero essere meno impattanti”.

Sabina Comba

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