Immergersi nell'arte lasciandosi alle spalle quegli abissi profondi solcati a bordo di un barcone, in cerca di salvezza. Il sogno dei migranti prende forma in teatro e ci comunica tutta la sua disarmante umanità, inesprimibile con i normali mezzi di comunicazione: un viaggio che diventa metafora di rinascita, da vivere tutti, attori e pubblico, come cullati da un'onda all'esatto confine tra l'orizzonte e la superficia dell'acqua.
“Dove cielo tocca mare”, di Fabula Rasa, è uno spettacolo nato all'interno di un comunità per richiedenti asilo di Almese (To). Qui, dei giovani africani hanno espresso il desiderio di avviare un percorso teatrale per smaltire il forte bagaglio emotivo dato dalla loro drammatica avventura.
Ne è scaturito uno spettacolo ricco di suggestioni poetiche, tra parole, sguardi e segni che richiamano una terra priva di confini, dove culture differenti si incontrano in armonia. Il teatro diventa il non-luogo in cui tutti i viaggiatori si incontrano per riscoprirsi ugualmente migranti, senza distinzioni. A tracciare le linee di questo vagabondare, la rotta interiore di ogni anima sperduta che ricerca una nuova certezza affrontanto asperità, pericoli e sofferenza.
Lo spettacolo va in scena domani al Teatro Agnelli di via Paolo Sarpi 111, ore 21.
Ideazione e regia di Beppe Gromi; frammenti, parole e suggestioni di Alce Nero, Erri De Luca, Ivano Fossati, Tiziano Fratus, Beppe Gromi; musiche di scena di Gilberto Richiero, Gian Maria Testa, Pasquale Lauro; contaminazioni sonore dal vivo a cura di Pasquale Lauro; voce narrante, Sara Rossino. In scena Debora Giordi, Issa Traoré, Al Hassan Kone, Sinna Jallow, Doumbia Siaka, Moussa Mali Keita, Thiekoro Sissoko