Proprio ieri c'è stata la cerimonia della "ripartenza", ora si attende che l'ex area Pininfarina di Grugliasco (con un passaggio anche come De Tomaso) torni a funzionare, a creare lavoro, sviluppo e ricchezza per il territorio.
E proprio sul fronte dell'occupazione, da Fiom-Cgil arriva una proposta: riassumere nelle attività che vanno a insediarsi gli ex lavoratori rimasti a piedi dopo le vicende negative che per lunghi anni hanno lasciato il sito produttivo all'abbandono. "Accogliamo con favore la notizia che ci saranno tre aziende dell’automotive che si insedieranno nell’area della ex Pininfarina di Grugliasco - dicono Vittorio De Martino segretario della Fiom Piemonte ed Edi Lazzi segretario della FIOM Torino -: dopo dieci anni dallo spegnimento dello stabilimento la notizia che ci saranno imprese che si insedieranno e produrranno per l’automotive è per noi un fatto positivo. Resta il fatto che a pagare il conto di tutta la vicenda Pininfarina e De Tommaso sono stati i lavoratori che hanno perso il loro impiego patendo un vero e proprio calvario. Per questa ragione chiederemo alle aziende che arriveranno e alle istituzioni di farsi garanti, per l’assunzione di una parte degli ex lavoratori. Pensiamo sia un atto dovuto a chi, incolpevolmente a pagato il prezzo più alto e che in molti casi non è più riuscito a trovare una nuova occupazione”.
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