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Campidoglio / Parella | 14 maggio 2025, 17:30

Raccolta firme contro la ciclabile: “No al taglio degli alberi e dei posti auto”

Ma il presidente della 4, Alberto Re, non ci sta: “Progetto strategico e noto da 2 anni, la pista è molto utilizzata”

“No alla riduzione dei posti auto” e “no al taglio delle alberate”. È iniziata, nel basso San Donato, la raccolta firme richiesta dai residenti del quartiere per chiedere di ripensare il progetto della pista ciclabile che rientra all’interno dei collegamenti tra stazioni e università. Sono già 250 le persone che hanno accettato di sottoscrivere la petizione che chiede al Comune di Torino di non cancellare posti auto e di non intasare il traffico veicolare “a fronte - sostengono i residenti -, di uno scarsissimo utilizzo della pista”.

“Decisione calata dall’alto”

Il caso è seguito dal capogruppo della Lega in Circoscrizione 4, Carlo Morando. “L’amministrazione comunale continua a calare dall'alto sul territorio decisioni prive di coinvolgimento dei cittadini e di confronto con gli enti decentrati e soprattutto con la realtà dei fatti - così Morando -. La pista ciclabile già presente su corso Umbria è perennemente deserta e comunque il Comune la prolunga, intasando il traffico, sopprimendo ulteriori posti auto e mettendo a rischio abbattimento gli alberi. Per questo i residenti si sono rivolti alla Lega chiedendo di avviare una petizione per rivedere l'intero progetto, salvaguardando i parcheggi e gli alberi”. La preoccupazione è quella legata alla possibile perdita di un eccessivo numero di posti auto.

Il progetto

Il progetto è composto da due tratti di ciclabili, uno a est tra via Don Bosco e corso Principe Oddone e uno a ovest dalla rotonda di via Fagnano compresa al ponte sulla Dora. Il tratto a est prosegue le due piste monodirezionali ai lati dei marciapiedi: andranno rivisti gli incroci, realizzati gli attraversamenti stradali rialzati, tracciati i parcheggi. Il percorso da via Fagnano verso ovest è impostato come asse bidirezionale sulla sede stradale collocato a sud verso la Dora. Nel primo tratto, compreso tra le due rotatorie dove corso Umbria subisce una deviazione, sarà presente il doppio senso di marcia e il mantenimento dei parcheggi sulla banchina nord alberata. La banchina sud resterà dedicata ai pedoni nella prospettiva di una riqualificazione del viale alberato e della aree sportive e ricreative dell'ex Michelin. E' prevista anche la realizzazione di una fermata per il city Sightseeing Bus e un attraversamento pedonale rialzato.

La replica

Di altro avviso è il presidente della Circoscrizione 4, Alberto Re, che reputa il progetto della ciclabile di corso Umbria strategico per collegare l’asse della spina a Parco Dora a corso Svizzera, sede dell’ospedale Amedeo di Savoia e dell’Università di Torino. “Trovo singolare - dichiara  Re -, che i partiti di destra oggi vogliano guidare una protesta su un progetto che è noto da almeno due anni, in continuità con i lavori già realizzati in corso Umbria di modifica dell’assetto viabile. La stessa pista ciclabile per altro oggi è già molto utilizzata e apprezzata da residenti, studenti e lavoratori.  Ai primi posti delle nostre agende c’è la sicurezza stradale, il che comporta percorsi sicuri per la viabilità ciclabile, velocità ridotta per il traffico privato e messa in sicurezza degli attraversamenti pedonali. Spero che nessuno sia contrario all’obiettivo di zero morti per le strade”. Il presidente punta poi a rassicurare i residenti. “Nel corso del progetto - conclude Re -, i posti auto oggi a lisca di pesce sotto le alberate verrano spostati in linea lungo la strada, mentre nessun albero sarà rimosso”.

Philippe Versienti

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