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Viabilità e trasporti | 06 aprile 2018, 06:38

Bus 47 a Cavoretto: più passaggi nel pomeriggio, eliminate le corse notturne

Ieri l'assessore ai trasporti Maria Lapietra ha incontrato i cittadini e la Circoscrizione 8 per presentare le soluzioni al problema viabilità

Immagine d'archivio dell'assessore ai trasporti Maria Lapietra

Immagine d'archivio dell'assessore ai trasporti Maria Lapietra

I collegamenti tra Cavoretto e il resto di Torino tornano a respirare. Dopo alcuni mesi di disagi e preoccupazione tra i residenti, con i tagli ai passaggi dell'autobus 47, si è arrivati finalmente a una soluzione che mette d'accordo tutte le parti in causa.

Saranno eliminate le corse meno utilizzate, quella tra le 4 e le 5 del mattino e la notturna, dopo mezzanotte. In compenso, si andrà a incrementare la fascia pomeridiana, tra le 16 e le 18, che corrisponde all'orario di punta per l'uscita dagli uffici o dalle attività nelle scuole. Questo il piano presentato ieri dall'assessore comunale ai trasporti Maria Lapietra durante una commissione convocata dalla Circoscrizione 8 in piazza Freguglia, a Cavoretto. Un incontro pubblico con i tecnici di Gtt e tutti i residenti che, nelle settimane precedenti, si erano attivati per presentare una petizione in cui si richiedeva il ripristino della regolarità nella frequenza del mezzo.

"E' stato un momento di confronto molto utile e dai toni distesi", ha spiegato Lapietra. "I disservizi degli ultimi mesi non hanno riguardato solo la linea 47, ma tutti i mezzi pubblici della città, per la crisi attraversata da Gtt. Ma ora siamo in attesa di ricevere i nuovi fondi, proprio entro la fine di aprile saranno 40 milioni stanziati dal ministero dei trasporti. Ci auguriamo quindi di attivare il nuovo parco mezzi entro l'autunno".

Per ora saranno garantiti i passaggi mattutini ogni quarto d'ora, in corrispondenza dell'ingresso a scuola, dal capolinea di piazza Freguglia fino a piazza Carducci (con la speranza di ottenere la stessa frequenza anche tra le 17 e le 19). E non si rischierà più di timbrare il cartellino in ritardo o bussare alla porta del preside per giustificare l'entrata dopo il suono della campanella. 

Manuela Marascio

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